DAAD Alumni Italia
1 Dicembre 2017Gli Ebrei in Europa
4 Dicembre 2017
Fascicolo completo
Sommario
- Frontespizio e indice, 1-8 PDF
Saggi. Cultura – Letteratura – Linguistica
- Ontologia tragica e tragedia dell’Esistenza. Il precario equilibrio tra necessità e libertà nella filosofia di Schelling e Kierkegaard, 9-45 PDF
Emily Martone- Il saggio si propone di indagare l’ontologia dell’essere umano e l’esistenza umana – rispettivamente nella filosofia di Schelling e nell’opera di Kierkegaard – dal punto di vista del tragico. Più nello specifico, lo studio si concentra sulle definizioni di ‘tragico’ come «identità di libertà e necessità» (Schelling) e come «contraddizione sofferente» (Kierkegaard). Dalla successiva analisi sulla natura tragica della libertà umana nella sua relazione alla necessità e alla non-libertà emergono i punti di contatto e di distacco, le somiglianze e le differenze tra le due posizioni. Nonostante Schelling delinei, per utilizzare un’espressione di Pareyson, una ontologia della libertà, e Kierkegaard descriva una fenomenologia della libertà – o, piuttosto, della non-libertà – il risultato delle rispettive riflessioni non è poi così distante. L’esistenza umana si rivela tragica e l’individuo si relaziona a se stesso e alla sua esistenza da una prospettiva altrettanto tragica.
- Melancolia e Satana. Walter Benjamin e “Agesilaus Santander”, 47-86 PDF
Luca Crescenzi- Il saggio presenta uno studio su Agesilaus Santander di Walter Benjamin e sulla vicenda delle sue interpretazioni. Nella prima parte vengono considerate le posizioni implicitamente o esplicitamente divergenti da quella, rimasta paradigmatica, che Gershom Scholem sviluppò nel 1971 al momento di rendere noto il testo. Nella ricostruzione qui sviluppata, il suo studio, diventato celebre con il titolo Walter Benjamin e il suo angelo, suscitò la reazione di Peter Szondi, che ebbe un’eco significativa nelle interpretazioni celaniane di Hans Georg Gadamer e, successivamente, quella di Giorgio Agamben. Nella seconda parte il saggio articola un commento alla prosa di Benjamin che muovendo dal tema “melancolico” del testo ne riordina le immagini e i motivi ricostruendo la nascosta visione del filosofo e del suo lavoro che essa ermeticamente racchiude.
- Una storia di potere e sopravvivenza: l’Ospedale Ebraico di Iranische Straße, 87-105 PDF
Filippo Ranghiero- A partire dal giugno 1943, quando gli ultimi dirigenti della Comunità Ebraica e della Reichsvereinigung furono deportati a Theresienstadt, l’Ospedale Ebraico di Berlino divenne l’ultima istituzione degli ebrei tedeschi ancora attiva sul territorio dell’Altreich. La sua sopravvivenza fu in parte strumentale al progetto omicida nazionalsocialista andando a costituire un luogo di concentramento e controllo dell’ormai sparuta popolazione ebraico-tedesca. Ma l’essenza di questo luogo ha un valore ben più grande, dato che esso rappresentava a tutti gli effetti il centro direzionale per gli ebrei tedeschi nell’ora più buia della loro esistenza. La rappresentanza ebraica, costituita per volere nazionalsocialista dalla figura controversa del dottor Walter Lustig e di pochi suoi fedeli collaboratori, qui operava e risiedeva, sotto la sorveglianza costante del Reichssicherheitshauptamt (RSHA), la direzione generale per la sicurezza del Reich. Questo luogo, nonostante le tremende privazioni e le costanti deportazioni, si rivelò essere, almeno in parte, anche un luogo di salvezza dove alcune centinaia di ebrei riuscirono a salvarsi fino alla liberazione avvenuta nell’aprile del 1945.
- Cesare Cases e le edizioni italiane del ‘Faust’. Letteratura, politica e mercato dal Risorgimento a oggi, 107-178 PDF
Michele Sisto- Cesare Cases è stato il principale mediatore del Faust di Goethe in Italia nella seconda metà del novecento: oltre ad avergli dedicato numerosi saggi, sua è l’introduzione all’edizione Einaudi del 1965, sua la puntuale revisione della traduzione di Fortini apparsa nei Meridiani (1970) e suo il commento – purtroppo interrotto e rimasto inedito – alla traduzione di Andrea Casalegno pubblicata da Garzanti (1989). Per inquadrare il suo ruolo in questi progetti editoriali il presente studio ripercorre anche le vicende delle principali edizioni precedenti, da quelle di Giovanni Silvestri (1835) e Felice Le Monnier (1866) delle traduzioni di Giovita Scalvini e Andrea Maffei al presente, mostrando come l’intrecciarsi della logica specifica della letteratura con quelle del mercato e della politica abbia contribuito non solo a produrre diverse interpretazioni del capolavoro goethiano, ma a mutarne progressivamente la posizione e il valore simbolico all’interno della cultura italiana.
- L’afflato magico di Faust nel cinema italiano, 179-194 PDF
Ida De Michelis- Anche in Italia il mito faustiano, riferimento inevitabile nella dialettica tra tradizione e modernità di ogni espressione artistica della cultura occidentale, registra una precoce presenza nella produzione cinematografica. Lo studio, mettendo in dialogo la storia della ricezione italiana del Faust con il processo legittimatorio attuato dal cinema, giunge a scoprire le reciproche eredità che la tradizione faustiana di matrice ermeneutica e l’arte cinematografica hanno l’un l’altra lasciato.
- «La sensazione di una melanconica positività!». Valuations of the Popular Hans Christian Andersen in Italy, 195-216 PDF (ENGLISH)
Anne Klara Bom, Torsten Bøgh-Thomsen- The Danish author Hans Christian Andersen (1805-1875) has been an object of research for almost as long as his artistic production has existed. This article places itself within what has been termed the third dimension of Andersen research, as it is examined how people in contemporary Italy value Hans Christian Andersen as a cultural icon. Andersen is conceptualised as a potential medium through which new narratives about values can be told. The analysis shows examples of how Italian respondents in surveys and focus group interviews ‘match’ their socially shared values with the content in Andersen’s fairy tales, and it is suggested that a focus on how canonical literature functions as popular culture and objects of valuation can offer a framework where values can be re-articulated as a response to the global instrumentalisation and economisation of values.
- ‘Vera Icon’. Goethe e la collezione Boisserée in «Ueber Kunst und Alterthum», 217-239 PDF
Gabriella Catalano- L’illustrazione del quadro della Santa Veronica, appartenente alla collezione Boisserée, posta alla fine del reportage «Kunst und Alterthum am Rhein und Mayn», che doveva inaugurare il primo numero della rivista goethiana «Ueber Kunst und Alterthum», mette in luce il tentativo di Goethe di fare dialogare classico e gotico. Il disegno a contorno fa parte di questa dialettica: utilizza il modello iconografico della Vera Icon, in quanto emblema del passaggio fra tradizione religiosa e tradizione artistica. Attraverso la riproduzione Goethe affronta il tema per lui fondamentale della restituzione dell’originale attraverso una copia.
- Biopolitica di un’assenza: in margine alla fiaba di ‘Dornröschen’, 241-264 PDF
Paola Di Mauro- Concentrata tematologicamente sull’assenza centenaria narrata dalla fiaba, l’analisi qui proposta prende avvio dai consueti approcci psicoanalitici primonovecenteschi di critica testuale per muoversi verso l’elaborazione di ulteriori griglie analitiche basate sul dialogo sistematico tra studi culturali e antropologia estendendosi verso scenari extratestuali: l’indagine della più comunemente esperita delle assenze verrà messa in relazione a declinazioni imagologiche prettamente culturali, infine orientata verso elementi più intrinseci e consustanziali che lasciano apparire il funzionamento fisiologico del dormire quale evento di costruzione cerebrale tutt’altro che statico.
- L’insalvabilità dell’io e il gesto espressionista nella poetica del del superamento e nell’orizzonte goethiano di Hermann Bahr, 265-278 PDF
Fabrizio Cambi- L’imponente opera saggistica di Hermann Bahr, sviluppata in parallelo a quella specificatamente letteraria, narrativa e drammatica, in un arco di tempo di più di cinquanta anni, permette di comprendere e approfondire le dinamiche evolutive e la pluralità di correnti e tendenze nel campo figurativo e letterario che caratterizzano la Moderne e in particolare lo Jungwien in base al principio della relativizzazione e del superamento nella consapevolezza che l’arte contemporanea, e quindi anche quella impressionista e espressionista, colgono e rappresentano la verità solo in modo parziale. L’analisi critica di Bahr, in un confronto serrato con le correnti postnaturalistiche, si concentra sul rapporto dell’occhio con la visione e la visionarietà raccordando modalità fisiologiche e azione estetica con una costante consonanza con le riflessioni goethiane sulla vista interna e l’occhio dello spirito.
- ‘Die Verhüllte’ di Robert Michel. Turbamenti orientalistici di un racconto dimenticato della Wiener Moderne, 279-290 PDF
Riccardo Concetti- Robert Michel (1876-1957) è uno scrittore austriaco poco conosciuto, sebbene possegga un profilo sui generis nel quadro della letteraria austriaca del primo modernismo. Sottotenente dell’esercito imperiale e regio, fu stazionato dal 1898 al 1901 in Bosnia-Erzegovina, e da questa esperienza trasse l’ispirazione per un’attività letteraria incentrata quasi interamente sulla rappresentazione di questo paese e della sua cultura musulmana. Il contributo si concentra sull’analisi del racconto Die Verhüllte, pubblicato nel 1907, la cui particolarità risiede nel fatto che l’autore, ambientando la vicenda a Mostar, riesce a rappresentare la crisi dell’io maschile moderno, tematica ricorrente nella letteratura coeva, attraverso un uso ironico dei cliché letterari dell’Orientalismo.
- La «Soldaten-Zeitung». Una palestra per ‘L’uomo senza qualità’, 291-310 PDF
Massimo Libardi, Fernando Orlandi- Gli anni della Prima guerra mondiale e soprattutto il periodo bolzanino in cui Robert Musil assunse la direzione della Soldaten-Zeitung costituiscono un periodo di importanza fondamentale nello sviluppo spirituale dello scrittore e nella formazione della sua opera principale, L’uomo senza qualità. Periodo e sviluppo finora sostanzialmente negletti dalla germanistica.
L’arrivo dello scrittore alla direzione della Soldaten-Zeitung coincide con il periodo in cui il locale comando militare coltiva progetti politici di rifondazione dell’Impero, minacciato non solo dalla guerra, ma dalla mancanza di senso dello Stato, dall’assenza di uno Stato forte e centralizzato, minacciato dagli irredentismi nazionali.
Gli autori affrontano la questione cruciale: quella della condivisione di questo progetto politico da parte di Robert Musil. Sostengono che la condivisione nella gestione della Soldaten-Zeitung è piena. E che si ritrova negli articoli dello scrittore sul senso dello Stato, ovvero della sua mancanza e dell’inesistenza di una cultura austriaca. Temi questi che con altre chiavi stilistiche ritornano e sono sviluppati nell’Uomo senza qualità.
- Gli anni della Prima guerra mondiale e soprattutto il periodo bolzanino in cui Robert Musil assunse la direzione della Soldaten-Zeitung costituiscono un periodo di importanza fondamentale nello sviluppo spirituale dello scrittore e nella formazione della sua opera principale, L’uomo senza qualità. Periodo e sviluppo finora sostanzialmente negletti dalla germanistica.
- «Jargon ist alles». Kafka e la lingua jiddisch, 311-328 PDF
Mauro Nervi- Nel febbraio 1912 Kafka tenne presso il municipio ebraico di Praga una breve conferenza introduttiva a una serata di poesia jiddisch recitata da Jitzchak Löwy. Nel corso del suo intervento, Kafka riassume quelle che sono a suo giudizio le caratteristiche salienti di una lingua che attrae e respinge il suo pubblico di ebrei assimilati, proponendo un atteggiamento di ascolto che sia soprattutto emozionale e connotativo più che intellettuale e denotativo, in modo da superare la paura istintiva che ogni tipo di Jargon suscitava negli ambienti ebraici di recente assimilazione. Il contesto storico e culturale della conferenza viene presentato e analizzato, anche in rapporto alle tematiche kafkiane presenti nell’opera narrativa e nei diari.
- Tra i corpi celesti e il deserto. La topografia immaginaria di Anna Maria Ortese e Ingeborg Bachmann, 329-348 PDF
Vanessa Pietrantonio- Il saggio si propone di tracciare una rete di rapporti intertestuali tra alcune opere di Anna Maria Ortese e di Ingeborg Bachmann seguendo, come filo conduttore, il tema della topografia immaginaria da entrambe delineata. Sia Ortese sia Bachmann hanno associato, infatti, la loro scrittura alla continua ricerca di uno spazio sconosciuto, ancora indefinito geograficamente. Questa sorta di patria ideale si incarna in una pluralità di luoghi. Per Ortese è lo spazio celeste che abbraccia la terra, o la trasfigurazione mitografica di Napoli e, ancora, quell’Italia «estranea, meravigliosa» percorsa nei suoi numerosi resoconti giornalistici. Agli occhi di Bachmann questo «paese primogenito» coincide con l’Italia meridionale, proiezione fantasmatica di una mitografia ancestrale, oppure con il deserto. Tale pluralità di spazi se, da un lato, offre a Ortese e Bachmann l’esaltante possibilità di una ricerca interminabile, le consegna, d’altro canto, alla dolorosa consapevolezza dell’impossibilità di raggiungere la patria immaginaria da loro inseguita.
- Italianismen im Deutschen. Potentiale und Grenzen der Analyse mithilfe der Datenbank OIM, 349-381 PDF (DEUTSCH)
Anne-Kathrin Gärtig- Der Beitrag stellt das von der Accademia della Crusca entwickelte und unter Germanisten bislang wenig bekannte Onlineportal Osservatorio degli Italianismi nel Mondo (OIM) vor und zeigt, wie es für die die Forschung zur lexikalischen Entlehnung aus dem Italienischen ins Deutsche genutzt werden kann. Nach der Einführung in seinen Datenbestand, der größtenteils aus dem Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (DIFIT) von 2009 stammt, und in die Recherchemöglichkeiten über die Suchmaske, werden vier exemplarische Analysen zu den 3000 Italianismen im Deutschen, die die Datenbank enthält, durchgeführt. Sie befassen sich mit den Entlehnungswegen und der Entlehnungstypologie der Italianismen im Deutschen im Vergleich zu denen im Englischen und Französischen, mit den wichtigsten semantischen Bereichen, denen die Italianismen entstammen, mit Entlehnungen in nur eine diatopische Varietät des Deutschen sowie mit der Chronologie der Entlehnungen im Deutschen. Abschließend werden einige Grenzen des OIM aufgezeigt und Lösungs- sowie ergänzende Forschungsansätze skizziert.
Ricerche
- Gentile, Gabetti e i fuoriusciti ebrei tedeschi. Il caso di Karl Löwith, 385-404 PDF
Elisa D’Annibale - I germanisti e l’accordo culturale italo-tedesco: l’avvio di una ricerca, 405-414 PDF
Natascia Barrale- Il presente contributo intende offrire un Forschungsbericht sulla attività di ricerca recentemente avviata presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici nell’ambito del progetto «ARCGER. Archivi, ideologie e canone della germanistica in Italia (1930-1955)». In particolare, la linea di ricerca «Germanisti e leggi razziali: fra subalternità e resistenza» mira ad avviare una ricognizione delle posizioni assunte dai germanisti italiani nei confronti degli autori ebrei di lingua tedesca e della loro produzione letteraria dopo la promulgazione delle leggi razziali. Dopo una breve introduzione sul contesto storico-politico in cui si colloca il progetto, l’articolo descrive le traiettorie di indagine percorribili e illustra i primi risultati ottenuti, offrendo uno sguardo d’insieme sulla ricerca in corso.
- Il viaggio in Italia. Nuove prospettive sui resoconti di viaggio, 415-421 PDF
Elena Giovannini- Il progetto di ricerca Il viaggio in Italia. Nuove prospettive di ricerca sui resoconti di viaggio, finanziato dall’Istituto Italiano di Studi Germanici con un assegno di ricerca da settembre 2017, si propone di individuare nuove prospettive di indagine sulla letteratura di viaggio tedesca dalla metà del XVIII alla metà del XIX secolo. Attraverso l’analisi di diverse tipologie testuali il progetto mira a mettere a fuoco aspetti identitari e culturali dell’Italia solitamente meno indagati dalla critica e riconducibili a diverse stringhe tematiche quali gli oggetti in viaggio, gli aspetti confessionali, la violenza e la criminalità, la quotidianità del viaggio, le forme di ospitalità, la sensualità e la trasgressione, la componente esoterica e massonica, le questioni di genere.
Osservatorio critico della germanistica
- Osservatorio critico della germanistica, 423-518 PDF
a cura di Fabrizio Cambi
Abstracts
- Abstracts, 519-526 PDF (ENGLISH)
Hanno collaborato
- Hanno collaborato, 527-532 PDF
ISSN: 0039-2952
Ultimo aggiornamento 4 Agosto 2022 a cura di Luisa Giannandrea