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Ego Germanus.

Componenti
Descrizione
Il progetto Ego Germanus. Johannes Kepler e il contributo dei territori di lingua tedesca alla Rivoluzione scientifica vuole andare ad arricchire l’attuale immagine di quel grande e variegato processo comunemente noto come “Rivoluzione scientifica”. Di contro a una storiografia che si è sempre concentrata sulle tre grandi aree linguistiche, geografiche e politiche della Francia (Descartes, Pascal), dell’Inghilterra (Bacon, Boyle e Newton) e dei regni italiani (Bruno, Galilei), il presente progetto ha come obiettivo la valorizzazione del ruolo cruciale giocato dai principati tedeschi e dal Sacro Romano Impero come luogo delle prime diffusione ed elaborazione del copernicanesimo e delle sue conseguenze teoriche per l’indagine naturale. Per la natura stessa del suo argomento di indagine il progetto si caratterizza per una forte interdisciplinarità, vedendo la cooperazione di strumenti teorici e storiografici provenienti dalla storia della scienza (segnatamente, dell’astronomia, della meccanica e della matematica), dalla storia delle idee, nonché dalla storia politica, culturale e religiosa.
All’interno di questa cornice generale il progetto vuole concentrarsi sulla figura di Johannes Kepler. Il completamento dell’edizione delle Gesammelte Werke da parte della Kepler-Kommission della Bayerische Akademie der Wissenschaften ha reso disponibili una messe di materiali sinora inediti oltre che le versioni ad oggi più aggiornate delle opere dell’astronomo tedesco. È così attraverso la valorizzazione della figura di Kepler che il progetto vuole andare a riesaminare e illuminare il contesto in cui le sue innovazioni scientifiche, nonché il loro background teorico presero corpo, attraverso un lavoro di traduzione e di commento della prima grande opera kepleriana: il Mysterium Cosmographicum (1596/1621).
Il Mysterium è la prima opera che, dopo la pubblicazione del De revolutionibus nel 1543, riprende pubblicamente la tesi copernicana. Ciò però non significa che il “copernicanesimo” non avesse avuto una sua storia immediatamente dopo la morte di Copernico. Una storia che si è realizzata principalmente nei territori di lingua tedesca. È infatti all’interno dei circoli protestanti che il De revolutionibus comincia a circolare maggiormente, nonostante le ingiunzioni antiastronomiche luterane, a partire proprio dai contatti che Joachim Rethicus aveva con il circolo di Melantone, sino ad arrivare a Michael Mästlin, maestro di Kepler a Tübingen. Ciò non toglie però che con Kepler il discorso copernicano faccia un salto qualitativo senza precedenti. Il giovane Kepler non si limita infatti a difendere l’ipotesi copernicana, assumendola come già data. Tutt’altro. L’intento del Mysterium è infatti quello di costruire una nuova cosmografia, ovvero di fornire all’ipotesi copernicana una giustificazione e una legittimazione a priori. In altri termini, Kepler vuole offrire una giustificazione fisica al sistema planetario geocinetico copernicano. Una giustificazione fisica, però, che è molto diversa da quella che poi sarà trovata da Galilei e da Newton, fondando l’astronomia sulla meccanica e sulla scienza del moto. In Kepler dare ragione fisica di Copernico significa infatti fondare i risultati dell’astronomia di posizione sulla struttura ontologicamente geometrica del cosmo, facendo appello a tradizioni di pensiero (il platonismo rinascimentale e l’astrologia) che difficilmente oggi classificheremmo come “scientifiche”, ma che ci restituiscono al contempo uno specchio fedele del multiforme e variegato contesto culturale in cui è vissuto e cresciuto intellettualmente uno dei giganti della rivoluzione moderna nell’indagine naturale.
Obiettivi del progetto
Prodotti della ricerca
Prima traduzione italiana delle due edizioni del Mysterium Cosmographicum, con introduzione e commento esplicativo
Pubblicazione di saggi sul rapporto di Kepler con la cultura matematica, fisica ed astronomica dei principati tedeschi del XVI secolo
Organizzazione di un convegno dedicato al Mysterium Cosmographicum e alla sua ricezione nella cultura tedesca
Ultimo aggiornamento 27 Ottobre 2025 a cura di Ilaria Baldini
