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Nel corso dei prossimi tre anni l’IISG intende costituire al suo interno una nuova unità di ricerca, un Centro di studi interuniversitario denominato Letteratura tradotta in Italia (LT.it). Il Centro sorge come sviluppo del progetto Storia e mappe digitali della letteratura tedesca in Italia: editoria, campo letterario, interferenza (FIRB 2012), finanziato dal MIUR per il quinquennio 2013-2018, di cui è coordinatore nazionale Michele Sisto e di cui sono partner istituzionali Sapienza Università di Roma e l’Università per Stranieri di Siena. Il progetto, inizialmente volto a indagare il transfer letterario fra i paesi di lingua tedesca e l’Italia, ha consentito già in questa prima fase di evidenziare un problema metodologico che trascende i confini disciplinari della germanistica, mettendo in discussione l’oggetto della disciplina letteraria nazionale par excellence, l’italianistica, e in particolare la storia della letteratura italiana.
Come le altre discipline letterarie nazionali, l’italianistica elegge a proprio oggetto un corpus selezionato di testi prodotti sul territorio italiano da autori italiani in lingua italiana. Non prende invece in considerazione un altro corpus molto vasto e influente, anch’esso in lingua italiana: la letteratura tradotta. Poiché esso non viene preso in carico da altre discipline – o lo è da prospettive oblique, come nei translation studies, nella storia dell’editoria o nella comparatistica – cade come nel vuoto: nell’attuale divisione disciplinare del lavoro la traduzione della Metamorfosi di Kafka non appartiene più alla letteratura tedesca, ma nemmeno alla letteratura italiana. La nozione di ‘letteratura tradotta’, proposta da Itamar Even-Zohar nell’ambito della teoria dei polisistemi, e quella di ‘campo letterario’ elaborata da Pierre Bourdieu possono aiutare a dare cittadinanza a questo corpus di testi e a ricostruirne il ruolo effettivo nelle trasformazioni del sistema letterario che lo ha (ri)prodotto. L’importazione in un sistema letterario di un testo o di un autore “straniero” (con tutte le sue specificità di contenuto, di stile, di postura, di poetica, ecc.) può infatti contribuire in misura assai più rilevante di un testo “autoctono” alla modificazione dello ‘spazio dei possibili’.
Per verificare questa impostazione il gruppo di ricerca FIRB e l’IISG hanno ritenuto opportuno mettere a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale sia l’esperienza di ricerca maturata fino a questo punto sia il portale web e database bibliografico LT.it attualmente in corso di realizzazione presso il DigiLab della Sapienza Università di Roma. Studiosi di diverse letterature – italianisti, anglisti, francesisti, slavisti, ispanisti, scandinavisti, ecc. – saranno dunque invitati a partecipare alla ricerca comune e all’arricchimento del portale e del database.
Il costituendo Centro di studi sulla Letteratura tradotta in Italia intende dunque proporsi come luogo di coordinamento e di promozione delle ricerche volte a indagare il ruolo della letteratura tradotta sullo sviluppo della letteratura italiana, attraverso convegni e seminari, borse di dottorato e assegni di ricerca, attività di formazione e divulgazione. Oltre alle Università già coinvolte nel FIRB, il Centro consorzierà come partner altri atenei ed enti di ricerca italiani e stranieri, con i quali sono già al momento in atto diverse forme di collaborazione.

Ultimo aggiornamento 24 Giugno 2021 a cura di IISG