
Ordoliberalismo e globalizzazione
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La Terra sonora. Il teatro di Peter Handke
1 Gennaio 2017
A cura di Massimo Marraffa
Scrive William James: «Chiunque di noi dice, nello svegliarsi: ecco qua il vecchio sé». Ma non è affatto chiaro che cosa esattamente ritroviamo di noi stessi: il corpo? Le sensazioni e i ricordi? L’io? È questo, in estrema sintesi, il problema dell’identità personale. Al centro della scena filosofica a partire dal 1694, anno di pubblicazione della seconda edizione del Saggio sull’intelligenza umana di John Locke, il problema dell’identità personale è oggetto delle celebri trattazioni di David Hume e William James, per poi divenire, nel XX secolo, tema di riflessione costante in fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica. Sul versante scientifico, dopo il prevalere per gran parte del Novecento di un modo sociologizzante di concepire il tema dell’identità, a partire dagli anni Sessanta, in seguito all’avvento del cognitivismo, l’identità personale entra finalmente a far parte degli interessi di ricerca degli psicologi e, più di recente, dei neuroscienziati. Il presente volume a più voci tiene conto di questo sfondo storico e s’interroga sui concetti di persona, identità e sé in una prospettiva in cui filosofia e scienza si sforzano di instaurare un dialogo volto a identificare punti di incontro fra la dimensione metafisica dell’identità personale e i suoi aspetti psicologici, sociali ed etici.
ISBN 978-88-95868-24-0
Roma 2017 pp. 156 €18,00
Recensioni:
- Soggettività e costruzione dell’identità. Qualche spunto dalla biologia darwiniana
a cura di Giulia Iannucci, in «Syzetesis – Rivista di filosofia», Anno VI – 2019, pp. 257-262.
Ultimo aggiornamento 24 Giugno 2021 a cura di Redazione IISG