A cura di Francesca Tucci
“Mitleid” e sistema degli affetti nel teatro di Lessing
Il Mitleid, la compassione, è una costante del pensiero tragico lessinghiano. Secondo l’introduzione dello stesso Lessing a un’edizione tedesca dei drammi di James Thomson (1756), l’obiettivo della tragedia è provocare nel pubblico lacrime di compassione; tale assunto trova conferma a oltre un decennio di distanza dalla LXXVII puntata della Hamburgische Dramaturgie, dove si legge che «la tragedia è una composizione poetica che suscita pietà». Questo volume mira a ricostruire – sul filo conduttore del Mitleid – la concezione drammaturgica di Lessing, e ciò secondo le sue due linee di sviluppo essenziali, quella estetica e quella etica; la compassione è infatti principio generatore di commozione e ‘strumento’ fondamentale del perfezionamento morale dell’individuo. Il volume si pone come obiettivo una ricostruzione ad ampio raggio del concetto di compassione in Lessing e del ruolo svolto da questo principio essenziale dell’estetica lessinghiana nell’ambito della produzione drammatica dell’autore. Lo studio prende le mosse da un’indagine sulle ‘fonti’ filosofiche (Hutcheson e Rousseau, per citare soltanto qualche nome) e prosegue con l’analisi di alcune opere teatrali di Lessing dal punto di vista del loro effetto estetico. Un capitolo conclusivo e poi dedicato alla ricezione di Lessing nel giovane Schiller, e alla sua esegesi del binomio aristotelico? lessinghiano di éleos e phóbos.
Roma 2005 pp. 366 €35