PROGETTO 4 – RELAZIONI INTERMEDIALI E INTERCULTURALI FRA ITALIA E GERMANIA: CINEMA E LETTERATURA.
1 Marzo 2013PROGETTO 6 – EDIZIONE ITALIANA DELLE LETTERE DI JOHANN JOACHIM WINCKELMANN
1 Marzo 2013DURATA TRIENNALE 2013-2015
Nella seconda metà del 2012, in collaborazione con il Deutscher Akademischer Austauschdienst, il Goethe-Institut e UNIMED (Rete delle Università del Mediterraneo), si sono gettate le basi di un progetto sulla “Dimensione plurilinguistica della conoscenza nel Mediterraneo”. La fase preparatoria si è articolata in vari momenti declinati anche tramite la partecipazione a bandi europei (Erasmus Mundus) e l’organizzazione di una prima conferenza organizzativa, che avrà luogo il 4 dicembre 2012 presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici, e di un congresso che si svolgerà nella primavera 2013. Nel 2014 è prevista l’organizzazione della Summerschool – Corso di alta formazione
La dimensione plurilinguistica della conoscenza nel Mediterraneo
La promozione della lingua e della cultura tedesche nell’Africa del Nord
A seguito di eventi storici epocali e dei processi di globalizzazione in atto che l’hanno vista protagonista e che tuttora la coinvolgono, l’area del Mediterraneo si configura come uno spazio geografico che, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista politico-culturale, permette all’Italia e ai Paesi di lingua tedesca di realizzare progetti e iniziative che possono favorire l’attuazione di quel processo di internazionalizzazione al quale è ormai inevitabile prendere parte.
Radicali mutamenti politici, nuovi equilibri di potere, nuove tendenze sociali inducono gli enti che si occupano di formazione a percorrere strade sempre nuove e a incentivare prospettive strategiche adeguate ai tempi nonché nuove politiche culturali.
L’inarrestabile processo di globalizzazione di cui siamo protagonisti stimola indubbiamente una comunicazione che oltrepassa i confini nazionali: un processo che non dovrebbe mettere in discussione né le identità regionali radicate nella storia né le entità etniche con i loro usi e costumi, le quali, invece, dovrebbero essere preservate. Per un confronto culturale finalizzato a una migliore comprensione reciproca è necessario sviluppare quelle competenze e conoscenze linguistiche la cui prerogativa basilare è il riconoscimento di modelli culturali in prospettiva comparatista. In questa fase storica, la lingua, la cultura e l’economia tedesche traggono certamente beneficio da tale situazione.
La modernizzazione, l’innovazione e lo sviluppo sono le forze trainanti e che definiscono i percorsi da seguire. Per questo motivo gli istituti di ricerca e le università devono essere pronti e disposti a mettere in atto riforme e a innescare processi di modernizzazione.
I cambiamenti politici che interessano oggi l’area del Mediterraneo si rispecchiano inevitabilmente nella politica culturale e inducono gli enti di istruzione e gli istituti di ricerca a porsi obbiettivi sempre nuovi. La maggior parte dei Paesi dell’area mediterranea ha già fatto passi in avanti per migliorare e consolidare, qualitativamente e quantitativamente, la propria offerta formativa. Non parliamo solamente di un miglioramento qualitativo dell’istruzione universitaria ma anche della promozione del dialogo interculturale. La scelta e l’offerta della formazione linguistica devono essere dunque ripensate e riformate.
La Germanistica, la Germanistica per studenti stranieri e il Tedesco come Lingua Straniera sono chiamate sia a misurarsi con questa nuova situazione politico-linguistica sia a dare una risposta a una richiesta formativa – avanzata da studenti e dai professionisti – che sia più attenta al mercato. Urgente è il bisogno di una Germanistica che si confronti seriamente con la dimensione interculturale e che cerchi concretamente di intraprendere una nuova direzione. Per chi studia Germanistica o Tedesco come Lingua Straniera, un progetto di scambio con l’Italia può rivelarsi, da un punto di vista interculturale, un’esperienza formativa di grande vantaggio perché basata su un processo di apprendimento di carattere contrastivo e comparativo. Nella metodologia, nell’ambito critico-interpretativo, così come nell’orizzonte dei Cultural Studies la Germanistica tedesca attuale non può fare a meno di confrontarsi con il diversificato panorama della germanistica internazionale. Gli studenti stranieri che decidono di studiare Germanistica in un Paese di lingua tedesca tornano quasi sempre nel proprio Paese d’origine una volta conclusi gli studi: portano la conoscenza acquisita e la trasmettono ai propri connazionali. È proprio qui che nasce uno scambio di modelli culturali e di tradizioni letterarie differenti, confrontabili tra di loro, in grado di dare vita a un tessuto di possibili letture critiche incrociate del testo letterario.
Nell’epoca del superamento dei confini geografici e con lo sguardo rivolto a un “mondo virtuale” che ha fatto il possibile per annullare gli ostacoli linguistici e geografici, è certamente opportuno guardare alla Germanistica nordafricana e allo studio del Tedesco come Lingua Straniera con occhi nuovi. Nei Paesi del Nord Africa la Germanistica vive un processo di profondo cambiamento: in Nord Africa si è arrivati a una crescita di oltre il 400% degli studenti. L’offerta didattica del tedesco in Paesi come il Marocco, l’Algeria, la Tunisia e l’Egitto ha una buona base ed è rappresentata da un notevole numero di studenti delle scuole superiori e di universitari. Il Nord Africa è diventato un vero e proprio fiore all’occhiello della lingua tedesca.
A fronte delle molteplici relazioni e degli scambi commerciali che legano molti Paesi del Nord Africa alla Repubblica Federale Tedesca, alla Repubblica Austriaca e alla Confederazione Elvetica, la promozione della lingua tedesca è diventata una vera e propria necessità. In questo senso, lo sviluppo di relazioni politiche ed economiche con i Paesi di lingua tedesca riveste un ruolo di primaria importanza.
Finalità dell’attuale formazione germanistica in Nord Africa è quella di guidare gli studenti al conseguimento di un titolo, mettendoli in condizione di fare pratica lavorativa sul posto. Da quando numerose aziende tedesche, austriache e svizzere hanno deciso di spostare le proprie sedi in questi Paesi, le prospettive di lavoro sono notevolmente cambiate, e in meglio.
L’Istituto Italiano di Studi Germanici (IISG) con sede a Roma, l’unico Ente di Ricerca umanistico in Italia che dal 1932 si fa promotore della diffusione della cultura tedesca e che dispone di una biblioteca avente più di 80.000 volumi, rappresenta una sorta di “moderatore germanista” tra l’Italia e i Paesi di lingua tedesca. L’Istituto ha varato un programma a lungo termine con il quale ci si prefigge una serie di obiettivi prioritari e che può essere attuato su scala sia regionale sia locale.
La principale attività dell’IISG consiste in un’intensa collaborazione nell’ambito del dibattito italo-tedesco in termini di politica linguistica e culturale con uno sguardo al superamento della crisi economica. L’IISG sostiene la politica interculturale della Germanistica e intende contribuire alla diffusione della lingua e della cultura tedesche in Nord Africa.
L’IISG promuove lo sviluppo di uno spazio comune per un dialogo socioculturale e politico che sia orientato allo scambio linguistico e alla costruzione di contatti tra germanisti e insegnanti del DAF. Esso intende promuovere una cooperazione trilaterale con tutti gli interlocutori delle istituzioni coinvolte. Intento dell’IISG è anche quello di diffondere la cooperazione tra Germania, Italia e area del Mediterraneo nell’ambito della politica europea di vicinato.
Scopo dell’IISG è, inoltre, la costruzione e il consolidamento del dialogo tra istituzioni governative e non-governative sulla base di valori e di obbiettivi comuni. Questo aspetto chiave prevede il potenziamento del dialogo interculturale mirato alla comprensione tra i popoli e rinnega la paventata idea di una “guerra fra culture”. In questo senso, è necessario che enti culturali, sociali e politici di entrambi i lati del Mediterraneo si ritrovino per lavorare insieme. Lo scambio di idee e di esperienze può trovare a Roma, dove le istituzioni e le organizzazioni italiane e tedesche hanno la loro sede, un significativo punto di incontro.
L’IISG opera a favore del sostegno, dell’elaborazione di progetti e del coordinamento dello scambio di docenti e studenti nonché di programmi di cooperazione tra i Paesi coinvolti. Le attività inerenti ai programmi bilaterali o trilaterali – come per esempio conferenze regionali di ministri e di esperti, incontri di gruppi di lavoro, riunioni, seminari e conferenze transnazionali riguardanti temi specifici – possono tenersi presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici.
È prevista l’organizzazione di un convegno annuale – che potrebbe definirsi una “conferenza di raccordo” – il cui fine è quello di essere parte attiva del consolidamento del dialogo e della cooperazione tra Germania, Italia e i Paesi dell’area Sud del Mediterraneo.
Le attività culturali e scientifiche promosse dall’IISG si muovono in una prospettiva cosmopolita e mirano a una costante presenza nello spazio tra diverse culture. Internazionalizzazione significa, secondo l’accezione dell’Istituto, dare la possibilità alla città di Roma di divenire il luogo d’incontro tra due o più culture. L’alto valore della cultura, dell’istruzione accademica e dei soggiorni all’estero in prospettiva transnazionale costituiscono per l’Istituto il fattore fondamentale ai fini di uno sviluppo sostenibile.
Investire nella cultura e nell’istruzione significa creare fonti di reddito e sviluppare nuove possibilità di occupazione. La lingua e la cultura sono un elemento fondamentale per la formazione di valori comuni. Il rafforzamento della cooperazione intellettuale e la creazione di capacità nell’ambito della formazione accademica e della ricerca rappresentano, in questo contesto, un aspetto determinante. Tali obbiettivi possono essere raggiunti con una strategia basata sulla collaborazione con i partner più importanti e con l’appoggio dei portavoce della Repubblica Federale Tedesca, degli altri Paesi di Lingua Tedesca e dell’Italia.
La politica di vicinato italo-tedesca, così come quella europea, dovrebbero divenire un concetto a tutti familiare. Per questo motivo, decisivo è il contributo che l’IISG, le istituzioni tedesche come il DAAD, il Goethe-Institut di Roma e le associazioni degli insegnanti di lingua tedesca e di germanisti presenti nei diversi Paesi, possono senz’altro dare.
In occasione della conferenza organizzativa sul tema “Zwischen Arabischem Frühling und Altem Europa: Deutsch Lernen und Lehren als Beitrag zu einer neuen Verständigung in der Mittelmeerregion” saranno sviluppate le seguenti tematiche, oggetto di relazioni tenute da 9 relatori provenienti dalle Repubbliche di Tunisia, Algeria, Egitto e dal Regno del Marocco:
- Kulturvermittlung und Interkulturalität aus der Sicht tunesischer Germanistik
- Fremdsprache oder Sprache des Anderen? Mehrsprachigkeit oder Sprache der Mehrheit? Reflexionen über Lernziele und Sprachenpolitik in Algerien
- Das Auslandspraktikum als praktischer Beitrag zur Ausbildung einer interkulurellen Kommunikationsfähigkeit
- Fremdheitsbegriff im Deutschen und im Arabischen
- Der Deutschunterricht in Tunesien
- Wie kann man vom “Deutschen” leben?
- Marokkanische Vereinigung in Deutschland ausgebildeter Fach- und Führungskräfte
- Fehler ägyptischer DaF-Lerner
Nel workshop, articolato in 3 gruppi di lavoro, il focus si concentrerà su: tematiche relative al DaF nella regione del Mediterraneo, la formazione degli insegnanti, apprendimento della lingua tedesca nel contesto multiculturale e internazionale.
Parallelamente si è avviato il processo necessario ai fini della partecipazione al Bando Europeo “FP 7 -Cooperation Work Programme 2012 – Socioeconomic Sciences and Humanities”del VII Programma Quadro la cui scadenza è prevista per il 31 gennaio 2013. Alla realizzazione del progetto così articolato contribuirà anche la Rete UNIMED cui l’Istituto Italiano di Studi Germanici aderisce.
ATTIVITÀ 2013
1. Organizzazione della Conferenza internazionale su “Venti di libertà: Nuove strategie di comprensione per un rinnovato dialogo tra l’Europa e il Mediterraneo” (19-20 giugno 2013). Sulla scia dei cambiamenti in Nord Africa e il Medio Oriente dello scorso anno e mezzo, la politica europea di vicinato degli ultimi due anni include nuove forme di sostegno al processo di democratizzazione già intrapreso da questi paesi. Tra i punti a favore della nuova politica di vicinato vi è il riconoscimento dell’importanza della differenziazione dei vari paesi. Dal rapporto della commissione europea del 25 maggio 2012 emerge che i fondi per la cooperazione universitaria e la mobilità sono raddoppiati per il 2012 e il 2013.
Si tratta di una prima manifestazione mirata alla istituzione di un Forum periodico sulle problematiche di carattere culturale, linguistico e politico-istituzionale la cui discussione dovrebbe favorire la creazione delle categorie mentali utili per la comprensione delle istanze e delle necessità alla base dei profondi cambiamenti nei paesi del Nord Africa.
PIANO FINANZIARIO 2013: Euro 15.000
Il progetto prevede un contributo di Euro 51.500 da Fondi Europei
ATTIVITÀ 2014
1. Nel quadro del progetto “Teaching and Learning German in Multicultural and International Context”, istituzione nel 2014 di una summer school – corso di alta formazione basata sulla mobilità di laureati di germanistica e di Deutsch als Fremdsprache provenienti dal Nord Africa verso Roma, Berlino o Monaco, che frequenteranno corsi della durata di 8 settimane organizzati con il supporto del Goethe-Institut. Il compito dell’Istituto Italiano di Studi Germanici consiste nell’organizzazione di seminari di carattere culturale e politico-istituzionale.
I risultati scientifici della Conferenza internazionale saranno raccolti e rielaborati dal comitato scientifico allargato che provvederà a individuare e valorizzare i nuclei teorici e metodologici da rendere noti mediante la loro pubblicazione in un volume edito nella Collana di «Studi Germanici».
PIANO FINANZIARIO 2014: Euro 15.000
Il progetto prevede un contributo di Euro 51.500 da Fondi Europei
ATTIVITÀ 2015
Organizzazione del secondo Forum sul tema: “Modernità, processi di modernizzazione nei paesi del Nordafrica e tutela del patrimonio identitario”.
PIANO FINANZIARIO 2015: Euro 15.000
Componenti del Comitato scientifico:
Prof. Fabrizio Cambi
Collaboratore scientifico Monica Di Benedetto
Prof. Amel Said Fantar – Vicedirettore Goethe Institut Tunisi
Prof. Giorgio Manacorda
Prof. Martina Nied
Istituzioni partner:
- DAAD-Informationszentrum Rom
- DAAD-Außenstelle Kairo
- ÄDV-Ägyptischer Deutschlehrerverband
- AMPA-Association Marocaine des Professeurs d’Allemand
- AGDV-Algerischer Germanisten und Deutschlehrerverband
- ODV- Oraner Deutschlehrerverband (Algerien)
- TGDV-Tunesischer Germanisten- und Deutschlehrerverband
- TDV-Tunesischer Deutschlehrerverband
- Goethe-Institut Rom
- Goethe-Institut Tunis
- UNIMED – Unione delle Università del Mediterraneo
Schede personali dei componenti del Comitato scientifico
Fabrizio Cambi (Livorno 1952), ha studiato a Pisa e a Heidelberg. Dal 1995 Prof. Ordinario di Letteratura tedesca alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Dal 1997 al 2002 è stato Direttore del Dipartimento di Scienze storiche e filologiche. Dal 2002 al 2007 è stato Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Dal 2002 al 2006 ha ricoperto l’incarico di membro del Comitato direttivo dell’Ateneo italo-tedesco. Dal 2011 è Presidente dell’Istituto Italiano di Studi Germanici. ? redattore della rivista “Osservatorio critico della germanistica” e direttore della collana di “Studi Germanici”. Si occupa principalmente di Letteratura tedesca e austriaca contemporanea e di letteratura dell’età romantica. Fra i numerosi studi si segnalano le monografie su Robert Musil e Ingeborg Bachmann. Ha curato la prima edizione commentata della tetralogia Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann e ha tradotto molte opere fra le quali di H. Hesse, H. Heine, J. Soyfer, I. Schulze, C. Hein e H. Müller.
Monica Di Benedetto (Mainz 1968), ha studiato a Roma e a Siena. Dal 1991 collaboratrice della Herder Editrice e Libreria. Dal 2011 responsabile della Libreria internazionale e della Casa Editrice specializzate in Scienze umanistiche. Dal 2012 collabora come consulente, supporto alla ricerca e responsabile del Grant office presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici.
Amel Said Fantar (Tunisi 1971), ha studiato Lingue presso l’Université Internationale de Tunis-Carthage. Ha insegnato Arabo e Tedesco presso il Bourguiba Institute of Modern Languages. Attualmente e Vicedirettore e Responsabile del Settore Lingue del Goethe-Institut di Tunisi.
Giorgio Manacorda (Roma 1941), ha studiato a Roma. Professore ordinario di Letteratura Tedesca in pensione. Attualmente ricopre la carica di Consigliere di amministrazione e di Vicepresidente dell’Istituto Italiano di Studi Germanici. Inoltre è direttore della rivista “Studi Germanici”, storica pubblicazione dell’Istituto Italiano di Studi Germanici.
Martina Nied: (1966), Studi di Germanistica con l’insegnamento di Tedesco come L2 (‘Deutsch als Fremdsprache’) a Karlsruhe. Dottorato di ricerca in Linguistica Italiana con il Prof. Christoph Schwarze presso l’università di Konstanz. Ampie esperienze di insegnamento della Lingua Tedesca sia al Goethe-Institut che in varie università italiane. Inoltre formatrice per docenti di Tedesco in Germania e all’estero. Dal 2001-2005 Professore a contratto per la Lingua e Linguistica Tedesca presso l’Università degli Studi La Sapienza, dal 2005 Professore associato all’Università degli Studi Roma Tre.
Ultimo aggiornamento 24 Giugno 2021 a cura di IISG