
La Germania nell’Unione europea. Stereotipi e ruolo storico
1 Gennaio 2019
Johann Joachim Winckelmann e l’estetica della percezione
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a cura di Pier Carlo Bontempelli e Oreste Bossini
Esiste un ‘caso Wagner’ oltre il fascismo e il nazismo? È possibile delineare i contorni della storia culturale italiana del primo Novecento, senza appiattire il profilo delle idee e dei fatti artistici sulla superficie della contingenza politica, e senza schiacciare il giudizio critico sotto il peso delle tragiche vicende che hanno insanguinato il Ventennio? Vi sono molti segni, in Italia e in Europa, di un risveglio d’interesse per il periodo tra le due guerre, un tempo certamente offuscato dalle atrocità di una strisciante guerra civile ma tuttavia ricco di fermenti artistici e culturali, germogliati nonostante il clima sfavorevole, se non apertamente ostile, a ogni stimolo di rinnovamento e d’indipendenza spirituale. Il convegno tenuto a Roma presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici il 17 e il 18 ottobre 2018, dal titolo un po’ provocatorio «Abbasso il Tango e Parsifal!», nasce nel seno di un più ampio tentativo di riflessione sulla cultura italiana durante il fascismo che l’Istituto ha esplorato anche in altri ambiti di ricerca. Lo spunto per mettere al centro dei lavori la figura di Wagner è offerto dalla storia stessa dell’Istituto, fondato nel 1932 attorno all’importante lascito della biblioteca di Max Koch, germanista e figura di spicco della fase aurorale della Wagner-Forschung. In questo contesto sono state analizzate una serie di questioni relative alla presenza di Wagner in Italia e all’influenza delle sue idee e del suo teatro musicale sugli artisti e, più in generale, sulla cultura italiana.
ISBN 978-88-95868-38-7
Roma, 2019 pp. 368 €30,00
Ultimo aggiornamento 24 Giugno 2021 a cura di Redazione IISG