a cura di Bruno Berni – Catia De Marco – Anna Wegener
A partire dall’ultimo decennio del Novecento i translation studies hanno iniziato a occuparsi di una pratica a lungo trascurata, quella della traduzione indiretta, in realtà prezioso strumento per analizzare e comprendere le complesse relazioni tra lingue e culture, che non sempre possono essere ingabbiate in rapporti binari.
I saggi presentati in questo volume indagano il tema della traduzione indiretta in Italia da aree linguistiche dove il ricorso a questa prassi è stato storicamente – e a volte continua tuttora a essere – assai diffuso, se non predominante: aree quali le lingue nordiche, da cui provengono i tre curatori, ma anche le letterature slave o ugrofinniche, quelle asiatiche, africane o arabe, che in Italia sono state spesso tradotte attraverso l’inglese o il francese. I testi spaziano da argomenti metodologici a case studies che vanno dalla Germania all’Est europeo, dalla Scandinavia all’Egitto e all’Iran, disegnando una mappa della presenza della traduzione indiretta in Italia, che – pur inevitabilmente incompleta – tenta di tracciarne i confini e di moltiplicare i punti di vista da cui la si può osservare.
Isbn: 978-88-95868-61-5
Roma 2022 pp. 264 € 30,00
Indice
Bruno Berni – Catia De Marco – Anna Wegener, Introduzione
pp. 7-14
Alexandra Assis Rosa, On Indirect Translation: Towards Further Descriptive-Explanatory Research
pp. 15-33James Hadley, QuantiQual: Quantifying the Qualities of Indirect Translations
pp. 35-51Franco Perrelli, Appunti di un traduttore a teatro
pp. 53-65Giulia Baselica, La traduzione indiretta dei classici russi: il caso delle edizioni Treves (1886-1906)
pp. 65-76Patrycja Polanowska, Lo sguardo baudelairiano come filtro della visione del mondo di E.A. Poe. Il caso delle prime traduzioni italiane dei suoi racconti
pp. 77-91Gabriella Catalano, Dalla Germania all’Italia passando per la Francia. Traduzione e paratesti
pp. 93-104Bruno Berni, Il primo ingresso delle fiabe di Andersen in Italia. Traduzione indiretta e ricezione
pp. 105-118Silvia Cosimini, Ghiestur Paulsson in italiano: traduzione diretta o indiretta?
pp. 119-133Catia De Marco, Il caso di Sjöwall & Wahlöö in Italia. Un esempio virtuoso di traduzione indiretta
pp. 135-162Roberto Dagnino, Il fiammingo Hendrik Conscience in traduzione italiana. Un esempio di filiera traduttiva
pp. 163-181Linda Pennings, «L’affare Couperus»: Giovanni Verga e la traduzione indiretta di Pace universale
pp. 183-200Cristina Dozio, Caffè/Café: tradurre al-Karnak di Naǧīb Mah.fūz. dall’arabo o dall’inglese
pp. 201-216Bianca Maria Filippini, Le traduzioni italiane di Sâdeq Hedâyat: l’indiscusso tramite europeo per la conoscenza di uno dei più importanti scrittori persiani del Novecento
pp. 217-230Chiara Galletti – Shadi Shajiei, Microhistory of a Collaborative Indirect Translation for Children: Bianca Pitzorno’s ‘Translation in Fair Copy’ of a Persian Tale
pp. 231-244Indice dei nomi
pp. 245-255- Note biografiche
pp. 257-261