Als Kulturvermittler und Autor von Reiseberichten, Drehbüchern, Features, Übersetzungen/Nachdichtungen setzt sich Andersch immer wieder mit Italien auseinander, das ihn auf besondere Weise anzieht [...]
Una considerazione ragionata sulla politica culturale sviluppata dal fascismo deve necessariamente considerare le istituzioni create dal regime al fine di riorganizzare, sviluppare e controllare la scienza in Italia. La storia di quelle istituzioni offre una concreta misura [...]
Tre serate sulla terrazza del nostro Istituto per discutere del ruolo della Germania in Europa. Ne parliamo con Paolo Valentino (14.6), Rino Pellino (20.6) e Stefano Beltrame (22.6)
Il ritorno della guerra in Europa ha terremotato le coordinate strategiche che avevano guidato l’azione dell’UE e dei singoli Stati nazionali dalla firma dei Trattati di Roma nel 1957 fino al 24 febbraio di quest’anno. Questa Zeitenwende, per usare la ormai celebre formulazione usata nel suo discorso al Bundestag dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz, avrà rilevanti ripercussioni [...]
Si comunica che l’Istituto Italiano di Studi Germanici rimarrà chiuso da venerdì 15 a lunedì 18 aprile compresi: FROHE OSTERN Visualizzazioni dal 1/1/2023: 70
Nel primo anniversario della scomparsa, l’Istituto Italiano di Studi Germanici, di cui Fabrizio Cambi è stato Presidente negli anni 2011-2013, e il gruppo del Progetto […]
Negli ultimi decenni la storiografia letteraria ha compiuto vari tentativi di accogliere l'invito del cosiddetto spatial turn a considerare gli eventi letterari anche dal punto di vista della geografia. I saggi raccolti in questo volume [...]
In Zeiten der Ungewissheit ist Vorsicht geboten. Und mit der Vorsicht kehren auch die Stereotypen wieder, die traditionell das Misstrauen der Beobachter gegenüber jenen politischen und kulturellen Systemen geschürt haben, mit denen sie wenig gemein haben. [...]
In tempi di incertezza la cautela torna sovrana. E con la cautela tornano ad affiorare gli stereotipi che tradizionalmente alimentano la diffidenza degli osservatori verso quei sistemi politici e culturali che percepiscono scarsamente affini. Questa consuetudine ha trovato conferma negli articoli apparsi Germania e in Italia all’avvicinarsi del doppio appuntamento elettorale